Il Richiamo del Mare

Ci sono cose che non dipendono dalla nostra volontà, ci sono richiami ai quali è impossibile resistere. Per me questo richiamo lo trasmette il mare. Ad alcune persone questo effetto lo fa la musica, lo può fare lo sport, per chi ad esempio vede la squadra del cuore come una fede, come la Roma. Per altri invece hanno un’istinto che li spinge a camminare lontano sulle cime più alte. Niente, io il mio richiamo lo sento nel mare.

Non è importante quel mare piuttosto che un altro. È quell'incessante moto delle onde, lo scivolare del vento sulla sabbia, tutto si muove sul ritmo di una ballata perfetta che mi permette di far volare i pensieri. Quanti pensieri ho lasciato in mezzo a quelle onde, tanti sono scivolati via senza nemmeno che me ne rendessi conto, altri ce li ho incastri per bene come delle ancore, fissi, immobili, pronti ad affrontare qualunque tempesta.

So che quell'effetto di pace e sconforto, di limpida tempesta me lo crea solo il mare. Ne ho bisogno per non smettere di credere che i sogni sono fatti per essere vissuti a occhi aperti, ridendo forte; e per continuare a lottare per un futuro pieno di imprevisti, che so già che capiteranno, perché non è che uno se la tira da solo, è così, ci saranno. Quindi tanto vale ricaricare le pile, rimboccarsi le maniche, e guardare l’orizzonte che si apre in quella distesa di blu, mentre leggero un soffio di vento raggiunge il futuro cullato dal mare. 

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