Alla Ricerca della Felicità



La maggior parte delle volte le cose non vanno come vorremmo noi.
Sarà l’ossessione di una vita perfetta, di una forma fisica perfetta, di un livello di benessere imposto dagli standard della società in cui viviamo in cui l’accusa verso l’altro è al primo posto e i buoni intenti sono demodé. Essere gentili in questa società fa passare per scemi, o per ingenui. Io ho sempre pensato che se puoi fare qualcosa per qualcuno, e questo non ti provoca un grosso sforzo, vale la pena di farlo. Un buongiorno, un sorriso a una cassiera o a qualcuno che sta lavorando per te e ti offre un servizio, un messaggio a una persona che non senti spesso, una telefonata, una visita o semplicemente dire Grazie, Scusa e Per Favore”, comprare gli ingredienti per preparare e regalare un dolce a qualcuno, la gioia di stare insieme, di prendersi cura delle persone che ruotano nella nostra vita. Non è semplice, è un impegno grande, difficile da portare avanti specialmente quando la frenesia, le aspettative ricadono su di noi e sulle nostre azioni. Siamo sempre sotto scacco, ci sentiamo sempre sotto esame, siamo sempre troppo in ritardo e troppo stanchi. Io in prima persona mi ci sento. Io in prima persona mi sento come “Alice nel Paese delle Meraviglie” dove spesso non so che strada prendere e faccio una fatica pazzesca, sbaglio molto e mi rimprovero. Ma di recente ho imparato che anche quando non va come vorrei, che il mondo è un posto un pò beffardo e spesso se la ride di noi che gli corriamo dietro in affanno, la cosa migliore che possiamo fare è continuare a prenderci cura delle persone che amiamo, a modo nostro, con i nostri pregi e i nostri difetti, e avremo lo stesso i nostri attimi di felicità.

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