Diario di un viaggio non ancora iniziato: Prima di Partire - 2 NewYork

Prima di partire ci sono sempre molte cose a cui pensare, cosa dovremmo portare, guardare il meteo per evitare di mettere in valigia vestitini e magliette estive, e poi trovarsi a comprare maglioni ai grandi magazzini, controllare le carte di credito, preparare fogli di visto, il passaporto, la cartina della città cartacea per una visita vecchio stile nella gioia di perdersi tra le strade di un luogo sconosciuto, usare lo smartphone solo per scattare foto, come se fosse semplicemente una macchinetta fotografica e non un aggeggio che sputa messaggi ogni secondo. 
Prima di partire si sogna forte, immaginando tutti i posti che si andranno a visitare per la prima volta, andando a sommare dei ricordi personali ai luoghi dei tantissimi film visti. 
Prima di partire c'è sempre agitazione, molte cose da fare, la frenesia di lasciare tutto in ordine per non trovare sgradevoli sorprese al nostro ritorno. 
Prima di partire ci sono persone da salutare, anche se si sta fuori pochi giorni. 
Prima di partire sappiamo già che ci dimenticheremo qualcosa, che non porteremo tutto ciò che ci serve e al suo posto avremo portato cose che non ci serviranno mai e resteranno solo in valigia.
Prima di partire ci si aspetta che tutto sia perfetto, che la vita vada liscia, ma a volte non è così. 
A volte ogni giorno che ci si avvicina alla partenza sembra il confine sottile oltre il quale tutto può essere annullato. 
Prima di partire speravo di stare meglio, e invece si prospetta un viaggio in modalità lumaca. 
Questo 2019 non è certo tra i miei anni preferiti, l'elenco delle situazioni complicate che si sono susseguite dal 1 gennaio ad oggi è decisamente elevato, pazienza, non posso fare più di quello che ho già fatto. Tra quello che si desidera e la realtà oggettiva dei fatti, le differenze sono spesso tangibili e concrete, ma questo non vuol dire che bisogna smettere di sperare che le cose vadano per il meglio. 
A 48 ore dalla partenza c'è ancora tutto da preparare, e non basteranno diecimila foglietti a ricordarmi tutto.  
Prima di partire lo stato di agitazione, frenesia e l'adrenalina sono alle stelle, perché non si parte tutti i giorni. E forse il periodo non è dei migliori per partire, ma ormai è fatta, quando il viaggio è stato prenotato non si poteva sapere quale sarebbe stata la vita di adesso, quindi nonostante tutto si parte. 
Si parte con gioia e speranza, infondo solo solo pochi giorni, eppure sembra che si starà via per una vita. 
Prima di partire ci si perde in chiacchiere. si le chiacchiere che devo concludere e iniziare a prepararmi, perché so che nonostante tutto parto con te, e so che qualunque cosa accada, anche con il dentifricio da comprare in aeroporto, o una direzione della metro sbagliata, sarà una grande avventura. 


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