Le cose in comune tra me ed Alice.


Io e Alice abbiamo tante cose in comune: la fantasia, il desiderio di rendere speciale la realtà, la voglia di non arrendersi mai, neanche davanti l'evidenza, le domande, i cambiamenti. Ma soprattutto ci accomuna il desiderio di scoprire.

Spesso come lei mi perdo tra i pensieri e non so più se sto sognando o se quello che penso è la realtà. Quanto sarebbe bello se la vita fosse come piace a me. Ma il mondo non è come lo vorrei, anche se mi sforzo di farlo assomigliare il più possibile alla versione migliore di quello che potrebbe essere.

Questo mi richiede tanta fatica quotidiana e tanta pratica.
Come Alice ci ho messo un pò per capire che non si può vivere per accontentare gli altri, né quando questi ti dicono che devi crescere come dicono loro e ti offrono biscotti per diventare quel gigante che si aspettano tu sia, né quando ti danno pozioni da bere per rimpicciolirti quanto basta per permettergli di prevaricarti.

Come lei ho mangiato biscotti, bevuto pozioni, chiesto aiuto a fiori invidiosi, ho chiacchierato con i matti, bevuto tante tazze di thè in situazioni assurde, e mi sono trovata a porre le più varie domande rivolta al sorriso della luna, immaginando uno stregatto, quale fosse la strada giusta da prendere.

Forse non esiste una sola strada giusta, forse non c'è davvero una direzione, se non quella che percorriamo per essere felici e che ci guidi verso qualcosa che ci corrisponda.

Credo che la strada, non è né giusta né sbagliata, è semplicemente la strada e questa cambia con noi mentre la percorriamo. Lei ad ogni passo ci mostra un orizzonte diverso, e forse bisogna semplicemente stare attenti ai dettagli e ricordarsi che qualunque sia la strada, resta la nostra.

La vita è la nostra, la strada è la nostra, dobbiamo solo scegliere come viverla senza indugio.

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