Siamo degli arlecchini a servizio della nostra vita



Stamattina mi sono svegliata e guardando il calendario ho realizzato che tra un mese sarà il mio compleanno.

Mi è sempre piaciuto dare un nome alle cose, in uno dei miei film preferiti si diceva che se alle cose ci soffi sopra e gli dai un nome gli dai anche un'anima, ed allora quest'anno lo chiamerò l'anno delle pezze e degli stracci.

In questo anno ho imparato l'arte del rammendo, perché se è il cuore a dover essere ricucito il tempo non è mai abbastanza.

Oggi il mio cuore è un arlecchino, con la sua maschera scura e gli abiti fatti di stracci e rattoppi, perché ogni giorno con la pazienza e la cura dello scorrere dei giorni mi sono seduta da sola come Penelope a cucire la mia tela.

Lei tesseva, disfaceva e ritesseva aspettando il suo amore.
Io ho capito che prima di aspettare di nuovo qualcuno dovevo ricostruire anche il telaio. Mai una gioia, lo so.

Una piccola ciurma di persone si sono improvvisate manovali e faccendieri quando il peso della ricostruzione si faceva sentire non lasciandomi mai sola.
Congiunti, non congiunti e pure qualche passante casuale ha contribuito senza saperlo a quella che è la ricostruzione di un'opera non ancora compiuta.

E allora in questo anno delle pezze e degli stracci ho imparato anche a guardare il tempo passare, perché l'arte del rammendo è paziente, così come lo è quella della ricostruzione.

Ulisse impiegò dieci anni per tornare da Penelope e lei non perse mai la speranza di rivedere il suo amore.

L'avvicinarsi del mio compleanno mi ricorda che la mia Itaca magari è lontana, ma le vele per arrivarci me le posso cucire da sola, perché come Penelope ho capito che vuol dire avere la pazienza di aspettare e continuare a tessere la trama della speranza, e come Ulisse ho il desiderio di ritrovare la mia stabilità in una terra che sia casa mia.

Ecco, nell'anno delle pezze e degli stracci ho capito che possiamo cucirci addosso ciò che vogliamo essere, perché siamo degli arlecchini a servizio della nostra vita, possiamo essere ciò che vogliamo, una maschera quando ci serve, un eroe impavido come Ulisse o una regina di speranza come Penelope, o tutte e tre le cose insieme.


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